Abbarbicato su uno sperone roccioso proteso sull'abisso, Laurino è uno dei comuni più popolati, affascinanti e ricchi di storia della valle del Calore. A buon diritto Laurino può fregiarsi del titolo di Città d'arte perché conserva molti edifici ed opere d'arte in ottimo stato.Posto ad un'altitudine di 531 m/slm, il territorio confina con i comuni di Campora, Stio, Magliano, Felitto, Roscigno, Sacco, Piaggine, Valle dell'Angelo, Sanza, Rofrano e Cannalonga, e si estende per 69,94 kmq, interamente ricadenti nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Ogni punto del paese consente di godere di un singolare miscuglio tra esotico ed arcaico che suscita emozioni profonde: ad ovest, inseguendo l'orizzonte si può scorgere la costa di Paestum; ad est si può ammirare l'orrido e avvincente strapiombo del Cavallo; alzando lo sguardo verso la collina, si può ammirare la maestosità del castello, che appare come sospeso tra cielo e terra.
La collina del monte Cavallo su cui è ubicato il paese, da un lato scivola dolcemente verso la valle, dall'altra cala a strapiombo sulla rupe, coperta da una folta vegetazione ricca di selvaggina, che termina anch'essa a valle.
Le alte vette determinano il formarsi di gole profonde dalle quali si riversano copiose sorgenti d'acqua che si gettano nel fiume Calore, dove abbondano le trote fario.
Anche di notte Laurino ha un fascino particolare, dato dalla luce notturna della luna che si confonde con le luci dei lampioni. Quasi certamente il suo nome deriva dalla presenza dell'alloro, e quindi da Laurus, Laurinus, ma è probabile anche un riferimento ai monasteri brasiliani in zona (Laure).
Ad opera di alcuni studi della Soprintendenza, sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici che hanno contribuito alla conoscenza del territorio, che negli ultimi 50 anni ha subito numerosi interventi che ne hanno modificato l'aspetto urbanistico ed architettonico, e che hanno in parte cancellato l'aspetto di città medievale, a favore di una concezione più moderna dell'edificazione e del restauro: sono in parte scomparse le vecchie viuzze con scalini in pietra, gli angoli caratteristici, che rispecchiavano un passato illustre.
Ma niente può scalfire il fascino dell'antico paese: d'altronde le manifestazioni organizzate a Laurino fanno sapientemente rivivere quel passato, organizzando spettacolari rievocazioni storiche in costume d'epoca.
Laurino geograficamente è il cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, equidistante da centri di grande valore storico, turistico e monumentale: Paestum, Velia, Padula; da qui è inoltre possibile visitare le vette dei monti Cervati e Gelbison, e visitare la vicina città-museo di Roscigno.
L'ambiente naturale ha conservato intatta la sua fisionomia a carattere agro-pastorale, coltivato a vigneti, oliveti, cereali, che conferiscono al paesaggio una sua straordinaria singolarità.
Al paese un tempo si entrava attraverso tre porte, ora distrutte, quella di S. Benedetto e dei Monaci, detta ancora dei Zippi a sud-ovest, di cui si vedono tracce vicino al diruto Cenobio dei Benedettini; quella della Chiaia, oggi S. Domenico o della Sconsolata a nord-ovest, e quella ad est che immetteva nel foro o piazza principale. Quest'ultima veniva difesa da altre due porte fuori dalle mura munite di fortilizi merlati che servivano da antemurali negli assalti nemici, il tutto distrutto per il passaggio della via obbligatoria.
Territorio | |
---|---|
Coordinate | 40°20′0″N15°20′0″E |
Altitudine | 531 m s.l.m. |
Superficie | 69 km² |
Abitanti | 1 741(31-12-2010) |
Densità | 25,23 ab./km² |
Frazioni | Pruno, Villa Littorio |
Comuni confinanti | Bellosguardo, Campora, Felitto, Magliano Vetere, Novi Velia, Piaggine, Rofrano, Roscigno, Sacco, Stio, Valle dell'Angelo |
Altre informazioni | |
---|---|
Cod. postale | 84057 |
Prefisso | 0974 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 065061 |
Cod. catastale | E485 |
Targa | SA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) |
Nome abitanti | laurinesi |
Patrono | sant'Elena |
Giorno festivo | 22 maggio |